Alcamo-Comune, avviso interno per portavoce: si va verso l’annullamento?

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“Stiamo verificando con gli uffici per capire se la norma regionale del 2004 è prevalente rispetto a quella nazionale del 2000. Se è così non avverrà alcuna nomina del portavoce, il rispetto delle norme sarà sempre garantito da questa amministrazione”. Parole del sindaco di Alcamo Domenico Surdi (nella foto) che prova così a spegnere i malumori che erano sorti tra la categoria dei giornalisti dopo l’avviso, riservato ai dipendenti di categoria “C” o superiore ma con profilo professionale di istruttore amministrativo, emanato lo scorso 4 dicembre per la nomina di un portavoce  per conto del Comune di Alcamo. Avviso che è di fatto già scaduto a mezzogiorno di ieri ma che a questo punto rimane in sospeso rispetto alla sua efficacia e validità. Il primo cittadino ha già dato tutto in mano agli uffici preposti del municipio chiamati a valutare questa segnalazione rispetto alla presunta illegittimità dell’avviso stesso. Il nocciolo sta tutto in un ben preciso passaggio del testo in cui si fa riferimento esclusivamente all’articolo 7, comma 1, della legge 150 del 2000, che prevede che “l’organo di vertice dell’amministrazione pubblica può essere coadiuvato da un portavoce, anche esterno all’amministrazione, con compiti di diretta collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione”. Una norma che effettivamente non prevede che per questo specifico compito serva come requisito quello dell’iscrizione all’albo dei giornalisti. Viene però del tutto ignorata l’altra norma, quella della Regione Sicilia che recepisce per l’appunto la legge nazionale. C’è un primo recepimento nel 2002 e un secondo, quello definitivo, nel 2004. E qui la Regione siciliana, che essendo a statuto speciale può quindi legiferare, fa un ben preciso distinguo rispetto alla legge nazionale, o per meglio dire un’aggiunta: in pratica, facendo riferimento alla legge del 2004, all’articolo 111 si dice espressamente che “in applicazione all’articolo 7 della legge del 7 giugno 2000, la numero 150, negli enti locali il portavoce deve essere iscritto all’ordine dei giornalisti”. Surdi è essenzialmente alla ricerca di un portavoce  perché, come giustificato lo scorso settembre in una nota, vuole “perseguire l’esigenza di trasparenza dell’attività svolta dal Comune”. Ad essere ricercata una persona oltretutto esperta, a cui si chiede comprovata esperienza attraverso collaborazioni con giornali, riviste e pubblicazioni, o ancora esperienze di collaborazione presso enti pubblici e privati in ambito della comunicazione pubblica. O ancora che sia in possesso di “buone e comprovate conoscenze informatiche e di social managment, in campagne di informazione e comunicazione in campo politico, per finalità comunicative e informative dei social network ed esperienza nell’elaborazione grafica e digitale di immagini e fotografia”.