Alcamo-Cemento selvaggio, in 103 devono lasciare casa abusiva

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Accelerazione del Comune di Alcamo sul fronte del contrasto all’abusivismo edilizio. Soltanto nei primi 10 mesi dello scorso anno 103 titolari di immobili abusivi sono stati individuati e intimati a lasciare l’abitazione perchè oramai acquisita al patrimonio del Comune. In pratica si è viaggiato al ritmo di un immobile acquisito ogni 3 giorni, un giro di vite che ha permesso di far luce sulla giungla del mattone selvaggio ad Alcamo, una delle piaghe di questa città arrivata al punto da comprometterne la crescita a livello turistico per la cementificazione selvaggia della costa. Per l’esattezza il Comune, attraverso il segretario generale Vito Bonanno cha ha personalmente curato le istruttorie, ha emesso 103 “atti di intimazione” per il rilascio dell’immobile abusivo e non sanabile. Non solo: per chi ha realizzato quell’abuso sono dolori anche perchè è stato messo in mora per il pagamento delle indennità di occupazione “sine titulo” e di tributi comunali. Ci sono casi davvero estremi come ad esempio al proprietario di un  immobile abusivo di contrada Bosco d’Alcamo il quale è stato diffidato a pagare  62 mila euro, o altri casi ancora con c0onti salatissimi da 30 o 20 mila euro. L’attività amministrativa non si è fermata qui: agli atti risultano altre 26 ordinanze di demolizione di immobili abusivi, 7 accertamenti di inottemperanza all’ingiunzione di demolizione, 5 note di trascrizione della proprietà del bene abusivo a favore del Comune, 10 ordinanze con relativa sanzione per l’abuso commesso e infine un’ordinanza di applicazione della sanzione pecuniaria in sostituzione dell’ordine di demolizione. Ma qui, come in altri comuni della provincia trapanese e non solo, gli abusivi riescono anche a rialzare la testa ed a promettere battaglia legale. Qualche mese a infatti una cinquantina di proprietari di case realizzate con il mattone selvaggio hanno deciso di costituire un comitato per avviare una serie di azioni nei confronti del Comune di Alcamo. Gli abusivi si stanno organizzando con tanto di tutela legale affidata agli avvocati Saro Lauria e Alessandro Finazzo. Che Alcamo sia una colata di cemento selvaggio è anche abbastanza evidente. Furono oltre 12 mila le domande presentate con le varie sanatorie al Comune. Da diversi anni oramai Regione e Procura della Repubblica inviano diffide ai Comuni, Alcamo compreso e adesso gli enti locali iniziano a presentare i conti. Secondo i promotori del comitato “le richieste di soldi a titolo di indennità avanzate per l’illecita occupazione dell’immobile non sarebbero in sintonia perché i criteri adottati dal Comune negli ultimi cinque anni non sono affatto quelli fissati dalla legge regionale del 31 maggio del 1994 bensì quelli adottati dall’Agenzia delle entrate”.