Alcamo: cause e debiti, Comune nei guai

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Non finiscono mai le domande di risarcimento al Comune. Arrivano copiosamente ogni giorno ed ancora una volta le strade e i marciapiedi si confermano i “killer” delle casse dell’ente municipale. In questi giorni sono arrivate altre due richieste “pesanti” pari a circa 12 mila e 500 euro per danni fisici e biologici riportati da altrettante donne che hanno certificato, attraverso il loro legale e i certificati medici, di essersi infortunate a causa di cadute sull’asfalto. Un caso si è verificato in viale Italia per il dissesto delle mattonelle del marciapiede, un altro di simile ricostruzione in via Pietro Galati. In entrambi i casi la giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre ha deciso di costituirsi in giudizio e quindi di opporsi alle richieste di risarcimento ma la preoccupazione sorge per il sempre più frequente ricorso ai tribunali da parte degli alcamesi. Le richieste di risarcimento, che quasi sempre vengono accolte dai tribunali specie quando si tratta di danni provocati dal dissesto di strade e marciapiedi, stanno sommergendo l’avvocatura comunale che ogni volta di più finisce sul bando degli imputati dell’opposizione in consiglio comunale che praticamente chiede sempre che tutti gli atti vengano inviati alla Procura della Corte dei Conti. Soltanto nelle ultime due seduta il civico consesso si è trovato di fronte agli ennesimi debiti fuori bilancio derivanti proprio da queste cause civili, oltre che da altre cause pendenti con dipendenti comunali per attività non remunerate, per un importo superiore alle 50 mila euro. Il numero di cause è destinato vertiginosamente ad aumentare rispetto allo scorso anno quando furono 49 le citazioni in giudizio dell’ente, di cui il 40 per cento di queste cause scaturiscono proprio da sinistri stradali. Condizioni questa che porterà in ogni caso, negli anni futuri, a debiti fuori bilancio che il consiglio comunale e la giunta dovranno riconoscere in bilancio. Il caso dei debiti fuori bilancio esosi è già emerso in consiglio comunale tanto che il civico consesso ha attivato una commissione d’indagine in tal senso. Da diversi consiglieri, Alessandro Calvaruso in testa, fu evidenziata anche la facilità con la quale il Comune disponeva risarcimenti. Alcune cause in cui il Comune avrebbe ammesso la colpa sarebbe state viziate da scarsi controlli degli uffici comunali durante i sopralluoghi fatti nelle zone in cui è stato denunciato il danno. Lo stesso Calvaruso ha anche denunciato la puntuale carenza di documentazione da parte degli uffici preposti quando si chiede l’accesso agli atti per la verifica dei debiti fuori bilancio da valutare nelle commissioni consiliari competenti e successivamente in seno al civico consesso. E’ emerso come esista un consistente ammontare dei debiti fuori bilancio nel 2011 pari a 590 mila euro di cui non risulta accertata l’integrale trasmissione delle delibere di riconoscimento alla Procura regionale della Corte dei conti, e debiti da riconoscere alla fine dell’esercizio pari ad altri 250 mila euro.