Alcamo-Castello Calatubo, si apre il cantiere: in sicurezza l’ingresso

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Prima pietra simbolica oggi al Castello di Calatubo di Alcamo dove sono cominciati i lavori di consolidamento  delle antiche strutture murarie. Intervento finanziato attraverso il Fai, il fondo ambiente italiano, e Banca Intesa San Paolo che hanno dato un contributo di 30 mila euro nell’ambito della 7a edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, in cui il sito alcamese si è aggiudicato il terzo posto nella classifica nazionale. Quasi 72 mila i voti raccolti nel 2014 dall’associazione “Salviamo il Castello di Calatubo”, nata al fine di recuperare questo luogo frutto di numerose stratificazioni che hanno attraversato oltre dieci secoli di storia. Il contributo “I Luoghi del Cuore” sarà destinato alla prima messa in sicurezza di un’area del complesso, ovvero l’ingresso e la prima corte su cui prospetta la cappella, grazie ad una serie di microconsolidamenti che renderanno possibile l’accesso. Questo permetterà di bloccare il degrado, che avanza quasi quotidianamente con costanti microcrolli e assicurare in tal modo la conservazione della struttura monumentale fino ad oggi interessata da importanti fenomeni di dissesto che rischiavano di compromettere l’integrità del castello. Un primo importante passo che consentirà di aprire alle visite un’area significativa del complesso e attrarre auspicabilmente altri fondi per estendere i consolidamenti e programmare il restauro vero e proprio, stimato in oltre 5 milioni di euro, oltre alle future azioni di valorizzazione. L’intervento è stato progettato dal Comune di Alcamo: “Iniziamo un percorso di recupero – afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Russo – che, anche se limitato all’area di ingresso, vuole essere il primo passo per restituire al territorio dell’intero Golfo un bene architettonico patrimonio storico, culturale ed ambientale indispensabile per attivare tutti quei percorsi turistici che sono volano per l’economia. I resti della cinta muraria del Castello potranno essere inseriti in un circuito turistico locale comprendente i tre Castelli, il Castello dei Conti di Modica, la Torre Saracena ed il Castello di Calatubo”. “Il Castello di Calatubo – aggiunge Rita Barraco, Capo Delegazione del Fai di Trapani – è un sito ricco di storia e perla di particolare suggestione in stato di grave degrado e prossimo alla rovina. Gli si darà la visibilità che merita sollecitando le Istituzioni e gli enti locali che con perspicacia hanno voluto adoperarsi per attuare le necessarie opere di messa in sicurezza di questo straordinario bene. Un sentito, enorme grazie va al Gruppo Fai di Alcamo e all’associazione Salviamo il Castello di Calatubo, che con grande impegno e con il loro perseverante e utile lavoro hanno contribuito al successo dell’iniziativa”. “L’inizio dei lavori, – evidenzia con soddisfazione Stefano Catalano, presidente dell’associazione ‘Salviamo il Castello di Calatubo’ – vedrà la nostra associazione in prima linea non solo nella valorizzazione del sito a 360°, ma anche nel recupero di altri fondi per il restauro di questo importante patrimonio dell’umanità, affinché possa riscattarsi da quel mortificante abbandono che da tempo ne fa un triste biglietto da visita a chi si accinge a varcare la provincia di Trapani”.