Alcamo: cadavere alla Battigia, ipotesi annegamento

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Nessun iscritto al registro degli indagati. La Procura di Trapani, sulla base delle indagini portate avanti dal commissariato di polizia di Alcamo, sembra orientarsi verso l’ipotesi della morte per annegamento per ciò che concerne il tunisino trovato senza vita sul bagnasciuga ad Alcamo marina all’alba di ieri. In questa prima fase dell’inchiesta sembra tramontare l’iniziale teoria di una morte violenta per il giovane di 24 anni, trovato in zona Battigia a pochissimi metri dalla riva. Domani, secondo fonti ufficiose che trapelano dalla stessa Procura, dovrebbe essere effettuata l’autopsia sul corpo e si potrebbero aprire nuovi scenari o al contrario anche chiudere definitivamente il caso archiviandolo come morte accidentale. L’iniziale tam tam di notizie incontrollate viene smentito dalla polizia: l’uomo aveva indosso i propri documenti e non presenterebbe a vista d’occhio alcun segno di ecchimosi. Motivo per cui si sta sgonfiando con il passare delle ore l’ipotesi di un possibile omicidio anche se ancora non viene esclusa questa possibilità del tutto. L’autopsia dovrebbe svelare ogni dubbio: il medico legale avrà il compito di verificare l’eventuale presenza di segni di violenza sul corpo e soprattutto di risalire alle cause effettive della morte. Quando il corpo è stato ritrovato in spiaggia erano ben visibili delle fuoriuscite di sangue dalle orecchie e dal naso. Ma ciò non vuol dire che sarebbero state provocate da un’eventuale colluttazione. Ipotizzabile anche che la compressione dell’acqua sulla tempia abbia potuto provocare questa fuoriuscita ematica. Tutti interrogativi che saranno sin da subito spazzati via dell’esame autoptico in programma domani. I familiari del giovane tunisino sono stati avvertiti ed oggi raggiungeranno Alcamo. Il ragazzo, incensurato, risultava essere in città regolarmente: aveva ottenuto infatti il relativo permesso di soggiorno e si dava giornalmente da fare facendo i più svariati lavori. Lavorava soprattutto in campagna e soggiornava a casa di amici connazionali nella cittadina alcamese. La polizia in queste ore ha scavato nella sfera privata del ventiquattrenne appurando che comunque si guadagnava onestamente da vivere e svolgeva una vita nella norma, lontano quindi da certi ambienti pericolosi. In questa fase sono allo studio i tabulati telefonici per la verifica delle chiamate in entrata e in uscita dal cellulare della vittima: sino a questo momento non è stato appurato nulla di anomalo. Anche questa circostanza avvalorerebbe l’ipotesi delle ultime ore che la morte del tunisino sia avvenuta per effetto di una tragica fatalità. Magari potrebbe anche essersi sentito male mentre stava facendo un bagno accasciandosi in acqua. Anche quest’altra ipotesi sarà accertata o smentita dall’esame autoptico. Il corpo è stato ritrovato da un gruppo di ragazzi che hanno lanciato l’allarme alla polizia. Tutti sono stati ascoltati ma non hanno fornito elementi fondamentali allo sviluppo delle indagini.

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