Alcamo-Banca don Rizzo: da oggi i pensionamenti, per ora in 12 vanno via

0
566

Ultimo giorno di lavoro quello di ierii, per dodici dipendenti, con tanti anni di servizio, alla Banca di credito cooperativo don Rizzo di Alcamo. Da oggi dunque lasciano il servizio poiché è scattato il piano dei prepensionamenti e pensionamenti allo scopo di avviare il programma del contenimento dei costi dove la voce personale è molto consistente. Entro la fine del prossimo anno alla Banca don Rizzo sono previsti una trentina di pensionamenti, dodici dei quali partono oggi. Allo stato attuale non sono previste nuove assunzioni, come fra l’altro succede in tutti gli istituti di credito italiani dove entro il 2020 dovrebbero lasciare il lavoro migliaia di dipendenti tra licenziamenti e pensionamenti. Insomma il tanto sospirato posto in banca oggi non è esiste quasi più. Intanto è stata avviata la fase dell’assorbimento della Banca di credito di Paceco, dopo la delibera, durante una recente assemblea dei soci dove si sono scontrati due fronti. Ha vinto il comitato spontaneo, presieduto dal sindaco di Paceco, Biagio Martorana, che ha lavorato nella direzione della fusione della senatore Grammatico con la don Rizzo. Hanno sostenuto la tesi che “l’adesione garantisce le condizioni di accesso al credito riservato ai soci dalla Banca di Paceco”. Sette soci, tra cui l’onorevole Mimmo Fazio, hanno votato contro perché “l’accordo esclude la presenza di tutti i soci dalla don Rizzo”.  L’accordo è stato reso possibile grazie al Fondo temporaneo della banche di credito cooperativo che ha deliberato l’acquisizione delle sofferenze dei due istituti di credito, che ammonterebbero a 67 milioni di euro allo scopo di garantire clientela e il posto di lavoro ai dipendenti. Le procedure di liquidazione della banca senatore Grammatico di Paceco sono state affidate al commercialista Vincenzo De Luca. Intanto dopo il valzer dei preposti nelle varie sedi della Banca don Rizzo e dopo l’accordo per la fusione ecco che il piano di contenimento delle spese che passa anche attraverso i pensionamenti alla don Rizzo. Da oggi in dodici lasciano il lavoro. Entro la fine del 2017 saranno una trentina. I dipendenti della don Rizzo diventano cento, ai quali andranno aggiunti quelli della senatore Grammatico.