Alcamo-Assemblea lavoratori e disagi nella raccolta rifiuti: il 40% della città non servito

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Lascia il segno la prima iniziativa di protesta di lavoratori e sindacati sul territorio. Questa mattina all’incirca il 40 per cento del territorio è rimasto scoperto dal servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta. L’organizzazione dell’assemblea per due ore, dalle 10,30 alle 12,30, ha portato all’interruzione anzitempo della raccolta della spazzatura. Motivo per cui moltissime strade sono rimaste con il rifiuto davanti le abitazioni. Problemi che si sono riscontrati a macchia di leopardo, partendo dal centro storico dove nelle vie nella parte più alta di corso VI Aprile questa mattina non sono passati i gasoloni addetti al ritiro della spazzatura. L’assemblea è frutto dello stato di agitazione che è stato proclamato nei giorni scorsi dai sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil in seguito al varo del nuovo “Piano di gestione dei rifiuti” che è stato approvato dalla giunta municipale e che preoccupa tutti. I 5,8 milioni di euro previsti dal Comune come spesa annua per il servizio di raccolta sono considerati insufficienti per riuscire a garantire tutti i livelli occupazionali e i servizi annessi che sono stati ricompresi nel nuovo assetto. Oltre alla raccolta porta a porta sono stati previsti anche gli interventi di manutenzione delle aree a verde, la pulizia delle spiagge per 4 mesi l’anno e delle aree antistanti l’arenile. Il nuovo Piano, previsto nell’ottica del passaggio al nuovo sistema di gestione Aro che andrà a sostituire gli Ato oramai in liquidazione, prevede anzitutto l’approvazione da parte della Regione e quindi solo dopo la pubblicazione della gara con affidamento per i prossimi 7 anni. La prima gara era stata già espletata lo scorso anno ma è andata deserta: evidentemente nessuna ditta ha ritenuto appetibile l’appalto e i soldi inseriti. Ora, sempre secondo le organizzazioni di categoria, si rischia di replicare. Intanto i sindacati sono chiari sotto questo aspetto: attendono dei segnali di apertura dal municipio a rivedere il nuovo piano altrimenti proseguiranno per la loro strada. Già sono state avviate le procedure di raffreddamento, per sabato prossimo è prevista una nuova assemblea e addirittura si paventa uno sciopero. Dal Comune però si ha intenzione di mantenere la linea dura: “Ci auguriamo che l’azienda che cura la raccolta dei rifiuti recuperi il servizio non espletato – replica l’assessore all’Ambiente Roberto Russo – ma se così non fosse applicheremo le penali così come successo in passato”.