Alcamo-Arriva la bolletta dell’acqua: nessun salasso ma è già scaduta

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La storia si ripete ad Alcamo. Come oramai accade da qualche anno a questa parte nelle case dei contribuenti arrivano i tributi da pagare e sino a qui tutto nella norma. Il problema è che vengono recapitate quando oramai è stato già superato il termine per la scadenza del pagamento. L’ultima in ordine di tempo è la bolletta del servizio idrico: in questi giorni stanno arrivando le prime cartelle nelle case dei cittadini e le sorprese non mancano. Quando infatti si apre la busta, al cui interno vi è il dettaglio degli importi, si scopre che la scadenza per il pagamento riportata è di martedì scorso, 15 novembre. La cosa singolare è che la data di emissione della fattura da parte del Comune di Alcamo riporta invece il 15 ottobre scorso, giorno più giorno meno a seconda dell’utente fatturato. Oltre un mese di tempo dall’emissione all’invio appare davvero una tempistica tutt’altro che al servizio del cittadino. Quando si dice l’elefantiaca malaburocrazia. Un sospiro di sollievo invece per quanto riguarda gli importi che non sono affatto cambiati rispetto allo scorso anno: 35 centesimi per ogni metro cubo di acqua consumata, 11 centesimi a metro cubo per il canone fognario e altri 31 centesimi all’incirca per il canone depurativo. A chi magari si aspettava una possibile stangata ecco che dal Comune almeno per una volta arrivano liete notizie. Attenzione, però: infatti stiamo parlando del pagamento del servizio per quanto concerne l’anno solare 2015. Tutto da vedere invece quel che accadrà per quanto concerne il 2016. la stangata potrebbe arrivare per effetto della decisione, presa dall’allora sindaco Sebastiano Bonventre, di attivare l’allaccio idrico alla condotta di Montescuro ovest gestita da Siciliacque. Un provvedimento che era stato preso per sopperire alle continue emergenze causate dalle sorgenti comunali e l’effetto fu positivo, nel senso che i turni di erogazione si ridussero soltanto a tre giorni, contro i 5-6 del passato, quando andava bene. Un miglioramento che però ha un suo salatissimo costo per le casse comunali: 69 centesimi metro cubo più Iva. L’acqua da questa sorgente arriva da quasi due anni e mezzo, cioè da quando l’ex amministrazione comunale siglò l’accordo dopo la dismissione delle sorgenti di Cannizzaro in via di risistemazione. L’ultima bolletta che il Comune di Alcamo ha pagato a Siciliacque riguarda il terzo trimestre, ovvero il periodo dallo scorso primo aprile sino all’1 luglio. Somma versata: quasi 182 mila. In un anno la spesa supera i 750 mila euro. Probabile che il salasso per le tasche dei contribuenti alcamesi si comincerà a sentire a partire dalle bollette che saranno emesse alla fine del prossimo anno.