Alcamo-Appalto con turbativa d’asta, il Comune vuole annullare tutto

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Verso l’annullamento della gara d’appalto espletata oramai due anni e mezzo fa per i lavori di manutenzione e risanamento dei sovrapassi di Alcamo Marina. Il Settore dei Servizi tecnici, guidato dalla dirigente Anna Parrino, d’intesa con l’Avvocatura comunale sta lavorando in questa direzione per chiudere questa querelle di un appalto tormentato, tra ricorsi al Tar e persino l’ombra della turbativa d’asta. Lo stesso Comune ha ipotizzato che dietro questo iter per l’aggiudicazione dell’appalto ci possa essere stato un accordo tra le alcune imprese partecipanti che avrebbe conseguentemente alterato l’esito della gara. Per questo motivo, in autotutela, il Settore Servizi tecnici e manutentivi ha deciso prima di sospendere tutte le procedure e ora l’intenzione è di annullare del tutto la gara.

Una gara che è nata sin dall’inizio sotto una cattiva stella: tutto comincia a febbraio del 2014 quando per la prima volta si assegna l’appalto ma per ben 5 volte si riapre la gara, a seguito di ricorsi e contestazioni. Si susseguono una serie di ribaltamenti nelle assegnazioni tra le ditte partecipanti. Nel luglio dello stesso anno sembrava che tutto finalmente fosse andato in porto: l’appalto venne assegnato ad una ditta alcamese che presentò la documentazione. Tutto ok e quindi l’11 agosto successivo il Comune di Alcamo procedette all’aggiudicazione definitiva. Alcune delle ditte escluse contestarono questa scelta e addirittura una di queste sollevò l’ipotesi di turbativa d’asta da parte di imprese che non avevano ottemperato nei termini alla richiesta di documentazione inoltrata dalla stazione appaltante, ponendo in essere, pertanto, un comportamento che implicitamente ed in astratto poteva dar luogo ad una ipotesi di accordo. Da qui il Comune di Alcamo decise di stoppare nuovamente tutto. Fu la stessa dirigente del Settore Servizi tecnici e manutentivi a sostenere che questa ipotesi fosse più che plausibile: “E’ presumibile – ha sottolineato a suo tempo – che durante le operazioni di gara vi sia stata comunicazione fra i partecipanti, ciò perché la mancata presentazione o meno della documentazione da parte di una o più ditte partecipanti, a seguito dei primi controlli così come di quelli successivi, è stata determinante per l’aggiudicazione in favore dell’una o dell’altra ditta, mentre meri errori materiali hanno condotto alle altre aggiudicazioni provvisorie”. Secondo l’alto burocrate da queste manovre in particolare potrebbero essere state avvantaggiate due imprese. Per uscire da questo imbuto, e permettere lo sblocco dell’appalto e delle relative somme, a questo punto l’unica via d’uscita resta quella dell’annullamento della gara. Ma bisogna procedere con i piedi di piombo per evitare l’ennesimo ricorso.