Alcamo, amministrative 2012: per il prefetto “è un paese di vecchietti”

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“Alcamo sembra un paese di vecchietti. Moltissimi i voti contrassegnati come se l’elettore si fosse disinteressato a che il suo voto fosse valido”. Parole inquietanti quelle del prefetto di Trapani Leopoldo Falco (nella foto) che ieri pomeriggio ha convocato una conferenza stampa per fare chiarezza sulla verifica dei voti delle elezioni amministrative ad Alcamo del 2012, conclusasi ieri. Per quanto concerne i voti non contestati l’attuale sindaco in carica, Sebastiano Bonventre, ha incassato 18 preferenze in più rispetto a quelle assegnategli due anni fa. Restano però moltissime ombre ancora su tantissime altre schede contestate soprattutto dai legali di Niclo Solina, il candidato sindaco di Abc che perse al ballottaggio per soli 39 voti di scarto. Secondo quanto sostenuto dal prefetto molti voti sono stati contrassegnati con croci dalla forma strana sul nome del candidato o il nome del candidato riportato su quello già prestampato sulla scheda. Sotto questo aspetto la casistica è davvero molto ampia ed i 6 legali presenti per l’una e l’altra parte ora dovranno fare le loro mosse.

La relazione è stata già stilata dalla commissione prefettizia e nei prossimi giorni tutto l’incartamento sarà trasferito al Cga che ha accolto la richiesta di Solina di verifica dei voti. Rispetto ai tempi prestabiliti la prefettura è riuscita anche a chiudere con un certo anticipo questa verifica. La relazione sarà inviata pima rispetto al termine imposto del 30 settembre.

Si è arrivati a questa verifica per effetto dei diversi ricorsi presentati proprio da Solina il quale evidenziò come furono assegnati a Bonventre molti voti che, a detta sua, erano invece da annullare per alcuni segni nelle schede. Ricorsi che inizialmente furono respinti ma che poi vennero accettati dal Cga quando emersero indagini della Procura di Trapani, ben due, sul presunto voto di scambio proprio ad Alcamo. Per l’esattezza sono due i procedimenti giudiziari a carico dell’ex senatore Nino Papania del Pd e di alcuni esponenti del suo entourage per quanto riguarda il presunto caso di voto di scambio rilevato dalla Procura di Trapani alle scorse amministrative durante le quali vinse il candidato sindaco sostenuto dall’ex parlamentare, per l’appunto Bonventre, per soli 39 voti di scarto sullo sfidante Solina. Da intercettazioni ambientali emergerebbe per l’appunto la figura dell’ex parlamentare e di molti suoi fedeli accusati di essere stati in grado di condizionare il voto ed alterarne il risultato dietro promesse di denaro e posti di lavoro, e distribuzione di generi alimentari. Un processo vede gli imputati accusati di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio, l’altro per voto di scambio.