Alcamo: amministrative 2012, chiusa la verifica dei voti

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Concluse le operazioni di verifica del voto delle amministrative 2012 ad Alcamo in prefettura a Trapani. Secondo quanto emerge dalle primissime indicazioni l’attuale sindaco Sebastiano Bonventre avrebbe aumentato lo scarto di voti con il suo antagonista al ballottaggio, Niclo Solina del movimento Abc. Secondo quanto sostiene il primo cittadino e il suo legale Alessandro Finazzo tra le schede assegnate o sottratte a l’uno e l’altro candidato sarebbe aumentato lo scarto da Solina di ulteriori 18 voti. In merito non commenta Bonventre che però conferma questo esito: “Al momento non parlo, con rispetto attendo la sentenza – sottolinea -. Dopo mi pronuncerò e ne avrò molte cosa da dire”. Abbiamo tentato di contattare telefonicamente Solina che però risulta irraggiungibile. “Ci riserviamo di esprimerci – sottolinea Paola Messina, rappresentante di Abc – quando saranno chiusi i verbali che ancora sono in via di definizione in prefettura, come ci è stato comunicato dai nostri legali. E comunque ogni valutazione potrà essere fatta dopo la sentenza del Cga attesa per dicembre” . Ora la prefettura, che ha effettuato la verifica alla presenza dei legali dei due candidati sindaco al ballottaggio delle scorse amministrative, compilerà un’apposita relazione che sarà inviata al Consiglio di giustizia amministrativa a cui spetterà il compito di pronunciarsi. In realtà, oltre alle schede contestate su cui Bonventre avrebbe guadagnato altri 18 voti in più sull’avversario, ce ne sono altre su cui ci sono dubbi di interpretazione per l’assegnazione. Su ciò si esprimerà sempre la commissione prefettizia ma in questo caso l’esito non è prevedibile, motivo per cui non è ancora scontata al 100 per cento la sentenza del consiglio di giustizia amministrativa attesa per il prossimo dicembre. Si è arrivati a questa verifica per effetto dei diversi ricorsi presentati proprio da Solina il quale evidenziò come furono assegnati a Bonventre molti voti che, a detta sua, erano invece da annullare per alcuni segni nelle schede. Ricorsi che inizialmente furono respinti ma che poi vennero accettati quando emersero indagini della Procura di Trapani, ben due, sul presunto voto di scambio proprio ad Alcamo. In questi due anni ad Alcamo è successo di tutto: ricorsi, controricorsi, denunce, querele, dibattiti politici, interrogazioni parlamentari. Per l’esattezza sono due i procedimenti giudiziari a carico dell’ex senatore Nino Papania del Pd e di alcuni esponenti del suo entourage per quanto riguarda il presunto caso di voto di scambio rilevato dalla Procura di Trapani alle scorse amministrative durante le quali vinse il candidato sindaco sostenuto dall’ex parlamentare, per l’appunto Bonventre, per soli 39 voti di scarto sullo sfidante Solina. Da intercettazioni ambientali emergerebbe per l’appunto la figura dell’ex parlamentare e di molti suoi fedeli accusati di essere stati in grado di condizionare il voto ed alterarne il risultato dietro promesse di denaro e posti di lavoro, e distribuzione di generi alimentari. Un processo vede gli imputati accusati di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio, l’altro per voto di scambio.

 

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