Alcamo-Allagamenti, in sicurezza la ferrovia; danni nella “collina del disonore”

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Rimessa in totale sicurezza la linea ferrata che attraversa Alcamo marina, coperta nel pomeriggio di ieri interamente di fango e detriti. Per ore è stato bloccato il transito dei treni lungo la linea della provincia trapanese per permettere gli interventi necessari di pulitura nel tratto che per l’appunto attraversa Alcamo marina. “Vi era un serio rischio di deragliamento se i treni fossero transitati” hanno evidenziato dal distaccamento dei vigili del fuoco di Alcamo intervenuti sul posto per avviare le operazioni affiancati da un privato che con una ruspa ha provveduto soprattutto ad eliminare la foltissima sterpaglia che campeggiava sul ciglio della carreggiata e che non permetteva il deflusso dell’acqua piovana che si era quindi accumulata sull’arteria. Un enorme quantità di detriti e fango, mista ad acque meteoriche, ha reso quindi impraticabile gran parte del tratto della statale 187. In particolare gli avvallamenti sull’asfalto hanno creato enormi pozzanghere, il resto lo ha fatto il pietrisco che è venuto giù dalle aree montuose. Ad essere scattato conseguentemente l’allarme deragliamento dal momento che la linea ferrata in diversi tratti era completamente ricoperta dal fango e i binari non più visibili. L’eventuale passaggio di un treno avrebbe comportato la possibilità che le ruote potessero uscire per l’appunto fuori dai binari perché ricoperti da questa enorme massa di fanghiglia. A rischiare anche un gregge di pecore che era a pascolare in zona e per evitare che gli animali venissero travolti dall’acqua sono stati posizionati al centro della strada nella parte più a valle della statale. La ruspa si è messa subito al lavoro ed ha eliminato erba e canneti altissimi: operazione che ha permesso in deflusso dell’acqua che stava stagnando e accumulandosi sull’arteria. Lavoro tutt’altro che semplice dal momento che non erano facili gli spostamenti e buona parte dell’asfalto non era più visibile. Danni anche nella zona della cosiddetta “collina del disonore” che si trova a monte della linea ferrata di fronte al lungomare della cosiddetta Tonnara. Una delle abitazioni franate, dove si trova anche la famosa piscina collassata, con le forti piogge di ieri ha continuato a venire a valle. Situazione che ha finito per causare l’allagamento di alcuni immobili che fanno parte di quest’area martoriata dalle colate di cemento selvaggio, costruite con regolare concessione edilizia che però da 10 anni hanno avuto inibita la fruibilità. “Siamo disperati – raccontano alcuni proprietari di queste villette -, non possiamo entrare nelle nostre case e per di più subiamo continui danni”. “Da 10 anni che non abbiamo accesso – afferma in particolare la proprietaria di uno degli immobili – e in questo lasso di tempo abbiamo anche speso 50 mila euro in spese legali”.