Alcamo-“Affari sporchi”, l’arresto di Perricone: udienza sui corsi di formazione

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Le dichiarazioni spontanee rese da Pasquale Perricone in merito ad un convegno realmente svolto al centro congressi Marconi di Alcamo. Convegno organizzato da un Ente di formazione durante il quale si parlò  di lavorazioni in ferro. E che il convegno, non sia stato fantasma, ma che effettivamente si svolse la conferma è venuta, nei giorni scorsi,  anche dalla deposizione in tribunale  di Rosario Scardino, presidente della Cna, che presenziò alla manifestazione.  Scardino ha risposto ad una serie di domande del giudice su come si organizzano i corsi di formazione e il ruolo che svolgono. All’udienza erano presenti Emanuele Asta,  funzionario direttivo del Centro per l’impiego di Alcamo e lo stesso Pasquale Perricone, ex leader dei socialisti locali. Entrambi sono agli arresti domiciliari. Entrambi, assieme ad altre persone, sono stati coinvolti nell’operazione “Affari sporchi, le cui indagini sono state svolte dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Trapani e dalla Tenenza di Alcamo. Le fiamme gialle, grazie a pedinamenti e intercettazioni telefoniche avrebbero messo in luce “ l’esistenza di un presunto comitato d’affari- venne scritto in un comunicato della Finanza – che sarebbe stato in grado di influire sulla gestione politico-amministrativa del Comune di Alcamo”. Tra i personaggi di spicco , gli inquirenti indicarono Pasquale Perricone, imprenditore edile e già consigliere comunale, assessore e vice sindaco del Comune di Alcamo, che da una ventina di anni è alla ribalta della scena politica con militanza nel Psi. Durante l’inchiesta venne passata al setaccio anche l’attività legata alla predisposizione di corsi di formazione. L’operazione del maggio dello scorso anno provocò un vero e proprio terremoto politico tanto che il candidato sindaco del Psi decise di non presentarsi e l’operazione ebbe anche la sua influenza sui risultati delle ultime amministrative.  L’indagine prese l’avvio dal fallimento della società “Nettuno” incaricata dei lavori di riqualificazione al porto di Castellammare e poi si estese su altri settori come quelli dei corsi di formazione. La prossima udienza è stata fissata per il dieci maggio per essere sentite persone  che hanno partecipato a corsi di formazione, finiti nel mirino della Guardia di finanza nell’operazione “Affari sporchi”, che  respingono le accuse.