Alcamo: acqua, progetto dimenticato dal Comune

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Tanto, troppo tempo è passato da quella progettazione che avrebbe dovuto aiutare la città di Alcamo ad avere una maggiore dotazione idrica. Oggi si consuma oltre al danno la beffa: non solo quel progetto non si è mai portato realmente avanti ed è rimasto solo sulla carta ma per di più il Comune deve pagare un salatissimo conto alla società ed ai professionisti che lo hanno redatto: ben 207 mila euro. Una sola magra consolazione: il progetto verrà rielaborato e aggiornato al prezziario vigente nell’ipotesi che finalmente il Comune alcamese si muova e trovi il necessario finanziamento. Intanto Alcamo incassa l’ennesimo duro colpo alle finanze del municipio. I soldi dovranno essere liquidati alla Hydro Engineering e ad un geologo esterno al Comune i quali avevano realizzato una decina di anni fa un progetto esecutivo per l’integrazione e il miglioramento delle fonti di approvvigionamento idropotabile, con tanto di necessaria relazione geologica. Gli anni sono trascorsi, il progetto è rimasto nel cassetto e nel frattempo il Comune non ha mai scucito il becco di un quattrino. Nel maggio 2012 tra l’ente municipale e la società di progettazione scoppia il vero e proprio contenzioso in tribunale a Trapani con i provati a chiedere 247 mila euro. Dopo un braccio di ferro durato due anni alla fine il Comune alcamese si è dovuto arrendere: intuendo di avere scarse possibilità di spuntarla dalle aule giudiziarie oggi la giunta guidata dal sindaco Sebastiano Boventre ha deciso di procedere ad una transazione, arrivando ad un risparmio di 40 mila euro rispetto alle richieste avanzate dal geologo e dalla Hydro Engineering. Nella transazione l’amministrazione comunale ha ottenuto però di avere aggiornata la progettazione, oramai obsoleta, in modo da renderla nuovamente esecutiva. Quindi si riaccendere un barlume di speranza per il Comune che però deve trovare una fonte di finanziamento per farsi cantierare questo progetto. Si tratta di una “camera di manovra” alla sorgente Cannizzaro che permetterebbe di potere migliorare la capacità di cooptazione dell’acque rispetto all’attuale standard. Al momento ad Alcamo arrivano all’incirca 130 litri di acqua al secondo: 40 sono assicurati dalla sorgente di Dammusi, 50 da Cannizzaro, un’altra ventina da Montescuro Ovest e infine 10 litri dal dissalatore di Trapani. Una quantità bastevole ma che a causa delle continue rotture alla rete purtroppo non lo è per via delle emergenze legate all’interruzioni dell’erogazione da una di queste sorgenti. Avere una maggiore dotazione rispetto all’attuale potrebbe senza dubbio aiutare.

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