Alcamo-Abusivismo edilizio, contestate richieste del Comune

0
654

Hanno sottoscritto un atto di contestazione per il riesame delle diffide per la consegna di immobili e per il pagamento dell’occupazione, sine titulo, del bene già acquisito al patrimonio del Comune di Alcamo. A firmarlo una cinquantina di alcamesi proprietari di case abusive, costituitisi in comitato e la sottoscrizione è destinata ad aumentare. Affollata assemblea ieri presso la sede  della Comart-Confartigianato per mettere a punto una serie di azioni nei confronti del Comune, che nello scorso mese di ottobre ha notificato l’avviso di immissione in possesso e il pagamento dell’indennità di occupazione. L’iniziativa di costituire un comitato è stata di Giuseppe Orlando, segretario comunale della Comart-Confartigianato, dell’ex consigliere comunale Ignazio Caldarella e degli avvocati Alessandro Finazzo, Saro Lauria e Veronica Regina. Nei prossimi giorni il ricorso sarà presentato al sindaco, al dirigente dell’Ufficio abusivismo, al dirigente dell’Ufficio patrimonio e beni confiscati, al segretario generale e al Collegio dei revisori dei conti.  Contemporaneamente il Comitato chiederà al sindaco Domenico Surdi di incontrare una propria delegazione. Nel ricorso di quattro pagine vengono citate leggi, sentenze e delibere del consiglio comunale e secondo il comitato “il costo mensile non può essere inferiore a 52 euro e superiore a 208 euro”. Il problema abusivismo riguarda quasi tutti i Comuni della Sicilia e non solo. Già da diversi anni sia la Regione che la procura della Repubblica hanno invitato i sindaci pro-tempore, anche quelli di Alcamo, ad intervenire con l’abbattimento o con l’acquisizione. I Comuni comunque, se sono stati rispettati certi canoni, può darli in affitto agli stessi proprietari che non diventeranno mai proprietari dell’immobile e quindi non potranno alienarlo o lasciarlo in eredità ai propri familiari. E sempre giovedì pomeriggio al Centro congressi Marconi si è svolto un incontro con i tecnici, promosso dal Comune per illustrare le nuove procedure in materia edilizia.